venerdì 26 novembre 2010

Doniamo un sorriso




Volontari al lavoro a Nabo Jibon con i ragazzi di strada che la domenica vengono accolti dai Fratelli missionari della carità (l'ordine maschile delle suore di Madre Teresa), lavati e nutriti.


Lo sguardo triste di due di loro


e il sorriso di un terzo grazie alla presenza gioiosa di un volontario.


Andy, il volontario che da una quindicina d'anni ha fatto della sua vita un dono d'amore per i ragazzi diseredati e abbandonati di Calcutta.

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lunedì 22 novembre 2010

Un desiderio di condivisione...

Sabato sera ci siamo ritrovati per la terza e ultima riunione prima dell'ormai imminente partenza.
Finalmente il pensiero del campo di lavoro a Calcutta (il mio primo campo di lavoro!) da matassa informe e aggrovigliata inizia a prendere una forma piu concreta e rilassata nella mia testa e nel mio cuore.
Finalmente capisco meglio in cosa posso contribuire durante il mio soggiorno laggiù (e cosa invece non posso cambiare) e conosco meglio la figura di Madre Teresa e lo scopo della sua missione.
Finalmente la realtà spesso insopportabile che ho visto nei vari documentari sulle Case di Cura a Calcutta ha smesso di farmi paura grazie alle testimonianze di volontari che ho avuto modo di ascoltare nelle precedenti riunioni.
Perché una terza riunione allora?
Beh, innanzitutto, é stata un'uteriore occasione per pregare e cantare insieme "ci hai promesso il tuo Spirito lo sentiamo in mezzo a noi e perciò possiam credere che ogni cosa può cambiare" ma inoltre bisognava ancora discutere di parecchi aspetti piu o meno pratici:
le medicine (sono tantissime!! sento già che la profilassi contro la malaria sarà un disastro sbadata come sono...), l'acqua potabile, il disinfettante con cui dovremo lavarci dalla testa ai piedi ogni sera, le raccomandazioni per muoversi per le strade gremite di persone che "attaccano" gli europei (ma forse abbiamo già trovato la soluzione per avere il passaggio libero: basta tirare fuori la macchina fotografica per provocare un fuggi fuggi fra gli indiani che temono che una fotografia possa rubare loro l'anima =P )
In mezzo a tutto ciò Sandro ci propone di tenere un diario di bordo comune, un luogo di condivisione (dato che tralatro non vivremo tutti la medesima esperienza in quanto abbiamo la possibilità di scegliere fra varie Case di cura)...buona idea!
Uno di noi ha un'ulteriore proposta: SCRIVERE IL DIARIO ONLINE, in maniera che coloro che sono a casa possano seguirci in tempo reale e partecipare alla nostra esperienza.
Ma....c'é internet a Calcutta?? Ci viene assicurato che sì, dietro ogni angolo é possibile trovare sia cabine telefoniche che Internet Café.
L'idea mi piace moltissimo: penso ai capi che sarebbero voluti venire ma che per forze maggiori non possono, alla mia famiglia un po' ansiosa un po' orgogliosa del mio viaggio, ai miei amici che quando hanno saputo che vado a Calcutta hanno risposto "Che invidia! Non sai quanto vorrei anch'io...", a tutte quelle persone insomma che ci seguiranno in India con il pensiero.
Ecco dunque creato il blog! Abbiamo iniziato a postare già prima della partenza per creare insieme lo stato d'attesa tipico che precede un viaggio importante...quello stato d'attesa che mi attorciglia lo stomaco mentre scrivo il primo post!
Buona giornata a tutti, Babs